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L’imprenditore che non può andare in vacanza

Sul Corriere della Sera edizione di Torino a firma di Christian Benna, viene pubblicata l’intervista a Giuseppe Bernocco, imprenditore di Alba, titolare di TCN Group.

Questo l’articolo del 3 agosto, ma sembra che Christian Benna sia particolarmente innamorato dell’imprenditore, poichè già a maggio di due anni fa, stessa foto, stesso imprenditore, sul Corriere edizione Torino compariva anche questo articolo.

Quasi come se ci fosse un accordo contrattuale o che non esistessero altri imprenditori in zona così generosi di dichiarazioni shock.

Quella di quest’estate riguarda l’impossibilità di andare in vacanza, per rimanere in azienda a convincere 5 candidati a farsi assumere.

Io sono assolutamente certo, sig. Giuseppe bernocco che se ai giovani che vengono a colloquio Lei chiedesse dove sono stati in vacanza, cosa hanno visto, cosa li ha colpiti e perché hanno scelto proprio quel posto, farebbe colloqui migliori.

Se a quei ragazzi potesse raccontare delle SUE ferie, potesse dialogare con loro di posti dove anche Lei è stato e mettersi al loro piano, otterrebbe risultati migliori.

Se a quei ragazzi parlasse di pause, importanti per accrescere la conoscenza e permettere ai Suoi collaboratori di portare nuove idee in azienda, uscire dai luoghi comuni sulla fabbrica, essere portatori di ossigeno nuovo, sarebbe molto più attraente che farsi riprendere dai giornali “vecchi” in pose da vecchio manager.

Se a quei ragazzi si facessero respirare valori, si facesse sentire la voglia di “stare in famiglia”, di avere cura per le nostre Persone, non avrebbe bisogno di tornare in azienda la prossima settimana e la successiva per “convincerli”.

Io non so quali giovani verranno a fare colloqui ad agosto, ma certamente non sono quelli che vorrei incontrare io.

Ma soprattutto mi chiedo di cosa parlerà loro: di “manutenzione necessaria dello stabilimento” al punto di dover rinunciare alle ferie e alla Sua famiglia?

Dio non voglia che quei ragazzi lèggano questa intervista.

(p.s.: ma questa intervista l’ha concordata con il responsabile comunicazione e le risorse umane? Perché assumere dei responsabili se poi non possono dirLe che una cosa del genere è evidentemente controproducente all’immagine aziendale e all’employer branding?

Oppure si occupa Lei anche di questo?)

Qui il post completo

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