Inizia l’estate, il periodo (almeno per me) in cui si inizia a “sfoltire” le pile di libri accumulati sul comodino. Complice un viaggio durante il ponte del 2 giugno ho iniziato (e finito) il primo libro della stagione.
Si tratta di “Burattini per scelta?”
Un titolo orribile e anti-commerciale (ogni strategia è bella a mamma editrice) dietro cui si nascondono contenuti straordinari per capire le logiche comportamentali, come vengono costruite le manipolazioni dell’informazione e come alcune “non-notizie” diventano verità condivise.
Ma anche un manuale comportamentale, con importanti riferimenti alle neuroscienze per capire l’impatto della disattenzione sul nostro lavoro. Perchè ogni notifica che arriva sul cellulare impatta e scalfisce il nostro quoziente intellettivo, perchè device e piattaforme hanno come obiettivo primario quello di generare continui input. E perchè questo ci fa perdere lavoro e capacità di discernimento.
Ci sarà un motivo se i creatori di twitter, l’inventore del pollicione su facebook, gli ingegneri che hanno contribuito alla crescita di Google o alla realizzazione di Alexa ne tengono i propri figli lontani.
Un libro davvero interessante, appassionante, con tantissimi suggerimenti su come lavorare meglio e tornare alla vita, quella vera.
L’autore è Francesco Russo.
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