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Non affidate i vostri commenti alla prima bacheca che passa

La sig.ra Anna Maria ritiene utile coglionare i recruiter che chiedono di raccontare un episodio in cui il candidato/a abbia superato una difficoltà. Con sommo dileggio da parte di altrettanti esperti, incapaci però di motivare PERCHÈ secondo loro la domanda non sia pertinente.

Eppure la signora Anna Maria si definisce “HR Lover” (ma davvero?), svolge (spero con tanto di autorizzazione ministeriale) l’attività di “Head Hunter” ed è animatrice di un Gruppo Linkedin di “esperti” più o meno riconosciuti tali, che offrono consulenza a chi è senza lavoro (auguri!)

E probabilmente è proprio da questo genere di gruppi di curricolisti anonimi che vengono dispensate utilissime pillole di compilazione del cv, come scrivere fra le soft skills:

“- capacità di problem solving.”
E allora perchè non dovrei approfondire chiedendoti in che modo hai gestito una difficoltà?

Mica ti ho chiesto “un pregio e un difetto” o “come ti vedi fra 10 anni?”

La Signora Anna Maria, nonostante il mio approccio educato e costruttivo, prima ha cancellato il commento e poi mi ha bannato.
(Ma siccome questo genere di personaggi ormai li riconosco dalla foto sul profilo, ho fatto gli screenshot “preventivi”).

E allora ci tengo a dire: questo genere di post, che mirano solo a raccattare like e a generare discussioni divisive senza spiegare, approfondire e non comunicano niente a chi legge, ottengono solo due risultati entrambi molto utili:

A chi è ancora in grado di un minimo di spirito critico, serve a capire se l’autore del post è un visionario o un perfetto incompetente.

In più, fa liberare tanto spazio nel proprio network, permettendo di individuare fra i propri contatti tutti i commenti violenti, ignoranti, incivili, che non portano alcun valore aggiunto ad una discussione di questo genere e a nessun’altra discussione in generale.

E in entrambi i casi è una sconfitta per chi pubblica il post e per chi lo commenta.

Se c’è qualcosa che non convince in un processo di selezione o in un aspetto qualsiasi della cultura del lavoro, qui su Linkedin c’è la possibilità di arricchirsi con contenuti di Persone davvero valide.

Perdete qualche minuto in più prima di rispondere:

1) Verificate se l’autore di un post ha un profilo che lo posiziona correttamente (per esperienze, competenze, referenze, etc…) sul tema di cui si sta dibattendo. Evitate di farvi trovare nel bel mezzo di una rissa nella peggiore bacheca di Caracas.

2) Nel caso in cui invece ne valga la pena, ogni commento deve “spiegarsi”. Se siete d’accordo o contrari, spiegate “perchè”, il vostro punto di vista. Non fatevi sorprendere senza buoni motivi.

A questo link il post pubblicato su Linkedin e tutti i commenti

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