Aprire un Gruppo in Linkedin dopo essersi accertati che non ne esistano già di simili che trattano stessi argomenti e tematiche, è una delle best practice da adottare nell’utilizzo di questo social network.
Durante le mie sessioni di orientamento professionale ripeto all’infinito che il modo migliore per usare Linkedin non è “spammare” il proprio profilo a tutti i direttori del personale che ci sono in Rete, bensì mettersi in evidenza attraverso post che rivelino le proprie attitudini e competenze, impostare una strategia comunicativa efficace, rispondere e intervenire (soprattutto rispondere e intervenire) a post di altri.
Quest’ultimo suggerimento in particolare, se scriverete cose interessanti, mediamente provocatorie – senza mai entrare in polemica o facendolo se fa parte di quella strategia – ma soprattutto utili a chi legge, nel fornire punti di vista differenti che creino curiosità, vi permetterà di diventare in breve un opinion leader molto seguito.
La scelta di un Gruppo a cui aderire avviene attraverso due modalità principali:
– il tema del Gruppo, che può variare da coloro che hanno lavorato nella stessa azienda a coloro che si occupano di un’attività o un ramo d’azienda in particolare, o a vere e proprie community tematiche.
– il numero di partecipanti al Gruppo, al fine di far arrivare i propri messaggi al maggior numero di persone collegate.
A mio parere, c’è una terza variabile da valutare rappresentata dal Community Manager, ovvero dall’amministratore del gruppo. Se un gruppo si chiama – per esempio – “Proposte di lavoro in Emilia Romagna” e l’amministratore del Gruppo è l’account di un’agenzia interinale, è molto probabile che nel Gruppo si parli molto di quell’agenzia ma che altre agenzie non vi troveranno spazi adeguati di comunicazione. Così come è molto probabile che fra un post ed un altro compaiano con una certa frequenza post promozionali e di nessuna utilità per chi si era iscritto a quel Gruppo con l’intento di trovare il magior numero di opportunità possibili, credendo magari che in quel Gruppo scrivessero tanti operatori delle risorse umane differenti.
Prima di aderire ad un Gruppo, controllare sempre chi è l’amministratore e la sua affidabilità e serietà, nonchè influenza di settore. L’altro rischio potrebbe essere rappresentato da una Persona che stia cercando lavoro per sè ed abbia aperto un Gruppo al fine di trovare l’occasione giusta. In questo caso potete stare tranquillo che nell’approvazione dei post, verranno pubblicati solo quelli di scarso interesse per l’amministratore. Molto probabile che una volta raggiunto l’obbiettivo prefissato, questi non abia più interesse a gestire il gruppo e quindi ad approvare in tempi utili i vostri post e i vostri commenti, facendo lentamente morire il Gruppo e rendendo vano tutto il tempo che lì avrete dedicato.
Il mio suggerimento è quello di osservare il Gruppo prima di iscriversi per evitare di cadere nel solito tranello – marketing che molti stanno utilizzando per avere l’opportunità gratuita di fare della mera promozione pubblicitaria.
Altro avviso riguarda la tipologia di partecipanti: se un Gruppo è popolato unicamente da “venditori” e “liberi professionisti” e i manager aziendali sono completamente assenti, è bene non perdere tempo. Ci si ritroverà in breve subissati anche qui di proposte auto-referenziali e tentate vendite, laddove difatto manca l’interlocutore più interessante. l’azienda, dunque il vostro pubblico di riferimento.
Ma soprattutto, l’errore finale è proprio quello di pensare di “vendere” prodotti, servizi e convegni attraverso i gruppi. Ancora in molti non hanno capito che su Linkedin l’unico modo per vendere è “mettersi in vetrina”.
Nessuno più compra autoradio offerte in mezzo alla strada.
Per acquistare un viaggio, un frigorifero o un computer, chiunque di noi va in rete ad ascoltare giudizi e a valutare la reputazione del prodotto da acquistare. E il prodotto deve avere la migliore vetrina della piazza, deve presentarsi al meglio, risultare affidabile ed avere molte Persone che ne garantiscano la qualità.
E onestamente, non ho ancora visto nessuno che referenzi dei venditori di tappeti.
Pubblicato su Linkedin Pulse