Non so se capita anche a voi di trovarvi al bancone di un bar o al tavolino di un ristorante e volendo chiedere qualcosa al cameriere in sala (o al barista) questi è quasi sempre rivolto a voi di spalle. Lo chiamate, fate un cenno con la mano, ma lui passa fra i tavoli ed è sempre incredibilmente di schiena rispetto a voi, rendendo quindi inutile tutto quel vostro sbracciare e chiamare. hey, scusi… Mi scusiiii !!!
Che poi, non è che puoi fare tutto quel casino, lì, in mezzo alla sala di un ristorante.
Da un po’ di tempo, interagendo con manager e imprenditori mi sembra di essere in uno di quei bar o ristoranti, dove i camerieri sono tutti di schiena. Di schiena alle proposte, di schiena alla motivazione, di schiena alla partecipazione, di schiena alla creatività. Si allungano i tempi di risposta, le capacità decisionali, la voglia di creare percorsi. Nessuna voglia di mettersi in gioco, la curiosità sembra una qualità terminata.
Nella ricerca di personale, i candidati sono di schiena. E non parlo di neolaureati, ma di manager che devono ricollocarsi. Mi scrive un dirigente in risposta a un’offerta di lavoro (Project Director per un’azienda di interior design – costruzioni) che ho pubblicato qualche giorno fa:
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