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Ricollocarsi a 64 anni senza il minimo problema.

Ricollocarsi si sa, non è semplice. Dal 2008 ad oggi pare che siano circa 100.000 i manager che hanno perso il lavoro. Solo una minima parte di questi è riuscito a ricollocarsi in mansioni spesso differenti dalla precedente o votandosi alla consulenza. Ma c’è una case history che deve essere di insegnamento per tutti: un candidato straordinario che con una tecnica a dire poco perfetta, ha evitato tutti quegli errori tipici di coloro che, disperati, cercano lavoro in tempo di crisi spesso non riuscendo a farsi aprire nemmeno una porta.

Eppure Luca, il candidato di cui parleremo in questo articolo, nonostante un background anche molto strutturato ha smentito anche le statistiche nazionali, quelle per intenderci che le Associazioni di Categoria e gli istituti di ricerca, nonchè qualche società di recruiting bollita, ogni tanto tira fuori per avere un’evidenza sui giornali (cifre spesso discordanti fra di loro e diciamo pure bellamente inventate, ma di cui i giornalisti sono ghiotti). Luca, ha dimostrato a tutti che non è vero che un over 50 – e per di più con un ruolo dirigenziale – difficilmente riesca ad attrarre l’attenzione di una nuova azienda, considerando che proprio i dirigenti sono stati i primi a passare sotto la mannaia delle ristrutturazioni. Smentendo anche la diceria che le aziende, godendo della grande disponibilità di offerta sul mercato, si approfittino dei profili strutturati e offrano stipendi livellati al ribasso anche di oltre il 30%. Balle.

Luca è stato bravo. Le migliaia di candidati licenziati dalle aziende e che hanno intrapreso lunghissimi e spesso inutili percorsi di outplacement (si chiama così quella pratica per la quale un’azienda che licenzia un dipendente, si smacchia la coscienza e si leva dalle balle i sindacati) imparano fin da subito che uno dei segreti del successo del proprio ricollocamento consiste nel “targettizzare” le aziende con cui si vuole entrare in contatto e personalizzare le lettere di presentazione facendo capire che il candidato ha scelto Lei e solo Lei, signor Direttore del Personale!

E infatti Luca così ha fatto; avendo maturato una esperienza consolidata nella direzione di grosse aziende di trasporti, ha inviato un solo cv ma mirato, ad una vera e propria eccellenza italiana del settore. E, competitor che cerca competitor, questi lo hanno chiamato per un colloquio. Un solo cv, ma indirizzato bene. Certo, se bastasse questo, la storia avrebbe dell’ incredibile, sfiorando il perimetro della più banale botta di culo e non staremmo qui a raccontarla. Luca è arrivato a posizionare il CV proprio là dove lui voleva arrivare grazie a due temi che ogni candidato non dovrebbe mai sottovalutare: il network e la reputazione 

Il nostro candidato perfetto infatti, è uno che ha sempre ben nutrito la sua rete di relazioni. Fondamentale l’iscrizione ad associazioni di categoria e circoli sportivi dove ben sappiamo si generano le vere opportunità professionali: che siano convegni sui temi più caldi del momento (alcuni titoli fra i più rappresentativi: “Competere Insieme” “Facciamo Rete” o “Dove finiscono i Talenti?”) o partite di tennis con i decisionisti delle Aziende in maggior espansione, sono una strategia sicura per fare breccia nel cuore e nella memoria di coloro che ci saranno utili al momento opportuno. 

Per non parlare, dicevamo, del Personal Branding. E in questo Luca è un numero uno. Certo, la provenienza da una famiglia molto in vista aiuta, ma a poco sarebbe servito se nel corso degli anni non avesse curato in maniera costante e precisa la propria immagine: mai una parola di troppo sui social network, qualche articolo ben curato sui giornali di settore, la Presidenza di un’Associazione di Categoria, una passione per lo sport in generale e le macchine sportive in particolare, di certo hanno creato intorno a lui un’aura di grande dinamicità e forte propensione al risultato.

Luca quindi, baciato anche dal segno zodiacale giusto (Vergine: molto altruisti, coscienziosi ed amano il lavoro preciso anche se vengono sommersi dai grandi progetti. Sono molto analitici e spesso eccessivamente critici. Coloro che sono nati sotto questo segno hanno un livello di intelligenza al di sopra della norma ed un discreto gusto artistico. I Vergine realizzano perfettamente le mansioni ad essi assegnate e desiderano che nel lavoro sia tutto perfetto. cit. da un sito qualsiasi), 64 anni ad agosto alla faccia di chi dice che il talento è dei giovani e che il mondo vira verso il digitale, dopo solo 20 giorni dal suo licenziamento, oggi ha firmato il suo incarico di Presidente di Alitalia.

Un caloroso augurio a Luca Cordero di Montezemolo per questa nuova, grande sfida.

Pubblicato il 9/9/2014 su Il Giornale Digitale

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